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Studio e realizzazione dello stampo per il cliente

Il committente aveva l'esigenza di produrre un oggetto con caratteristiche specifiche. Serena Amaide è intervenuta fin dal primo momento e ha fatto sì che l'oggetto fosse stampabile. Spesso, infatti, il cliente ha l'idea di cosa vuole ottenere, ma non conosce il grado di realizzabilità e stampabilità di quanto progettato, affinché i risultati siano soddisfacenti.

Stampaggio

L'oggetto è un contenitore, in cui si avvita una scheda elettronica sulle quattro torrette, con due fori centrali, attraverso i quali, opportunamente fissati con i pressa cavi entrano i fili, che andranno alla scheda e alla resistenza. In prima analisi questo oggetto sembra che non abbia nulla di particolare. L'aspetto molto tecnico è che si tratti di un oggetto con ventuno inserti costampati. Questo significa, dover calzare nello stampo tutti questi inserti, senza dimenticarne alcuno, in un tempo breve e sempre uguale, perché se si lascia trascorrere un tempo più lungo tra una stampata e l’altra, il risultato potrebbe non essere accettabile, con la conseguenza di dover eliminare il manufatto.

La seconda particolarità, meno evidente, è quella di aver consigliato il cliente a utilizzare un materiale, che non dia problemi di micro criccature all’intorno degli inserti, infatti, non tutte le resine si comportano allo stesso modo in presenza di oggetti di natura diversa, quali a esempio gli inserti.
Anche in condizione statiche, se si sceglie una resina non idonea, con l’invecchiamento dell’oggetto, si possono creare delle micro fessure, che potrebbero dare adito a sospetti di rottura. In questo caso, viste le costanti sollecitazioni a cui è sottoposto l'oggetto, bisogna escludere a priori, che gli inserti si possano anche parzialmente staccare dalla plastica.

Assemblaggio

Dopo lo stampaggio è ora necessario assemblare e creare l'assieme del contenitore SSC, dove si vede la base, che porta la scheda elettronica.

Sul coperchio forniamo e montiamo una resistenza, opportunamente isolata da una lastra di policarbonato trasparente, anch’essa di nostra fornitura, allo scopo di proteggerla  da eventuali urti accidentali, in fase di assemblaggio.

La resistenza ha lo scopo di tenere la temperatura costante all’interno dell’oggetto, per escludere a priori, eventuali mal funzionamenti della scheda a seguito di variazioni di temperatura dell'ambiente. L'oggetto, infatti, trova applicazione esposto alle intemperie e al sole e quindi la temperatura al suo interno sicuramente varierà in funzione di quella ambientale e, inoltre, l’oggetto dovrà poter lavorare indifferentemente in climi tropicali e nordici.

Le foto evidenziano, che l’oggetto è fornito con le guarnizioni tra base e coperchio e tra base e carcassa, dove dovrà essere fissato, per garantire la tenuta stagna, in quanto trattassi di oggetto destinato all'esterno.  L’oggetto è poi corredato dei dadi, rondelle e viti che serviranno a chi lo completerà.

Una difficoltà evidenziata nel fare funzionare i due oggetti tra di loro, è stata la scelta dei ritiri, in fase di realizzazione dei due stampi. Si è stati costretti, infatti, a realizzarli in due materiali diversi, per il fatto che la base richiedeva una resina, che non reagisse in presenza degli inserti, mentre il coperchio aveva l’esigenza di resistere alle intemperie e ai raggi solari, senza perdere le proprie caratteristiche.

La vera difficoltà è stata quella di fare coincidere tutti gli otto fori del coperchio, dove sono inserite le viti per il fissaggio con i rispettivi otto inserti della base, ma allo stesso tempo è stato necessario che tutti gli otto fori passanti, sia del coperchio sia della base coincidessero, in quanto l’oggetto non è sufficiente che possa essere chiuso con le viti tra base e coperchio, ma a sua volta il committente finale avrà l’esigenza di fissarlo a una carrozzeria, in altrettanti otto punti e questo deve essere possibile senza dover effettuare delle riprese sul campo.